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Torta rustica di roselline

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E' bastato un attimo, della serie amore a prima vista, ed il mio pensiero è stato solo quello di cercare il giorno giusto per replicarla!!!! No, non sono impazzita sto parlando di questa fantastica torta-pizza rustica fatta dal maestro Bonci, sabato scorso nella puntata de La prova del Cuoco. 
Gli impasti  di Bonci sono qualcosa di unico, perfetta alchimia di lievito e farine di prima scelta sapientemente dosati e lievitati. Vedere poi, come queste masse prendono forma sotto le sue mani che - come lui stesso dice - devono " accarezzare, massaggiare la pasta" , è veramente magico, soprattutto per chi - come me - ama i lievitati ed i loro misteri!!!! ;-)
Anche per questa torta ho, mio malgrado, dovuto apportare qualche modifica. Bhè, dov'è la novità direte voi? No no, la novità è che questa ricetta avrei voluto farla alla lettera (anche perchè sulla pizza di Bonci che ti vuoi modificare?), ma la fretta di replicarla era tanta ed il tempo poco, quindi: ho ridotto i tempi di lievitazione e la quantità di farina, aumentando un pò il lievito ( modifica n.1) e poi i broccoli romani...stavo uscendo per comprarli quando arriva mia madre con un bel piatto di cimette di rape già belle e pronte (modifica n.2)! Allora? Voi cosa avreste fatto? Mi sembrano due buone ragioni, o no?
Ma ora veniamo agli ingredienti. Riporterò quelli originali di Bonci ed accanto in parentesi le mie modifiche:

Ingredienti:
Farina 0 kg. 1 
( io 400 gr. e per una tortiera di circa 26 cm è più che sufficiente)
Acqua 650 gr 
(mantenere sempre la percentuale del 65%)
sale 22 gr.
olio extra vergine di oliva 1 cucchiaio
Lievito 7 gr.
( io 10 gr.)

broccolo romano q.b. 
( io cimette di rapa lessate e ripassate in padella)
salsiccia q.b.

Preparazione:
Mescolare la farina con l'acqua, il lievito, continuando ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungendo anche un cucchiaio di olio e di sale. Far lievitare l'impasto fino al raddoppio ( il tempo dipenderà dalla temperatura della stanza).


Stendere il composto RIGOROSAMENTE con le mani ( questo vale in generale per tutti i tipi di pizza, quindi....gettate pure il mattarello!!!!!), distribuire dei pezzi di salsiccia spellata, cospargere con i broccoli ( non bolliti, ma rosolati in padella con olio ed aglio, un pò di acqua fino a che non diventa molto morbido).
Arrotolare la pasta su stessa, ritagliare dei pezzi di circa 3-4 cm e disporli uno accanto all'altro in una teglia unta. Cospargere con poco olio. Cuocere in forno caldo a 200° ( mettendo la teglia prima sotto e poi sopra) per circa 20 minuti.


Servire la pizza rustica irrorata con un pò di olio e, a piacere, una spolveratina di parmigiano.

Buon appetito!!!!!

DOLCI DI CARNEVALE: i ficcanasi umbri

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Prima che l'allegro Carnevale passi il testimone alla rigida quaresima concediamoci ancora un dolce fritto, i FICCANASI.
Trattasi di un dolce della tradizione umbra,  tipico del periodo carnevalesco. Sono delle ghiotte - come solo i dolci fritti sanno essere - girandole che in cottura assumono la forma di cuoricini, dal gradevole profumo e sapore di agrumi e di zucchero caramellato. Uhmmm....che bontà!!!!!

Se non li conoscete e non li avete mai mangiati vi consiglio vivamente di segnare tutti gli ingredienti e di mettervi subito all'opera, perchè sono veramente molto buoni, non riuscirete a fermarvi fino a che non saranno inesorabilmte terminati!!! Per chi li conosce invece, sa di cosa stia parlando e sa benissimo che tra tutti i dolci di questo periodo questi non possono certo mancare!!!!

Ingredienti:
400 gr. di farina 00
1 bicchiere di latte
50 gr. di burro
20 gr. di zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci

scorze grattugiate di 2 arancie
scorza grattuggiata di 1 limone
zucchero semolato q.b.

Preparazione:
Impastare tutti gli ingredienti, a mano o nel robot o impastatrice.
L'impasto dovrà risultare compatto ma morbido, tale da poter essere agevolmente steso con il matterello.
Lasciarlo riposare qualche minuto (5-10 min.) e nel frattempo grattugiare le scorze degli agrumi e mescolarle con lo zucchero semolato (vedi foto sotto).


Riprendere l'impasto, dividerlo in due panetti che andranno stesi uno alla volta.
Quindi, stendere un panetto ad uno spessore di circa 4-5 mm, distribuire uniformente metà del composto di agrumi e zucchero, quindi arrotolare, metà in un verso e metà nell'altro fino a fare incontrare le due parti.
foto
Tagliare la pasta in tante rondelle di circa 1 cm di spessore.Ripetere la stessa operazione con l'altro panetto.


Friggere in abbondante olio caldo. Abbassare la fiamma e continuare a friggere fino ad esaurimento dei ficcanasi. ;-)

Gustateli appena fritti o, comunque, in giornata!!!!!


Colgo l'occasione per segnalarvi un sito, dove tra le tante ricette sempre aggiornatissime, troverete anche un'interessante sezione dedicata al Bimby, con tante tantissime ricettine!!!!!

A presto!!!!

Penne con zucchine, pancetta e robiola

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Lo so, potrebbe sembrare un piatto essenzialmente primaverile o estivo...ed in effetti lo è, però è anche uno dei miei primi piatti preferiti e dopo un pò che non lo preparo ( o meglio...che non lo mangio) cado in una sorta di crisi di astinenza!!! E allora mi chiedo: perchè soffrire inutilmente quando basta un bel piatto di pasta per rallegrare animo e pancia????
Ricettina semplicissima e come direbbe la Parodi "salva pranzo" perchè si prepara in un attimo, che proviene direttamente dal ricco e variegato ricettario della mia zietta Maria!!!! ;-)

Vediamo quindi cosa ci occorre per preparare 3 porzioni o due belle generose:
pasta formato penne
oppure farfalle ( o quello che preferite, ma questi due formati ci stanno ad ok)
1/2 scalogno
2 zucchine verdi
pancetta a cubetti  circa 150/200 gr.
1 panetto di robiola
vino bianco secco q.b. io Vinchef
sale q.b.
pepe q.b.
parmigiano a piacere

Ed ora cuciniamo insieme:
In una padella antiaderente fare stufare delicatamente lo scalogno affettato sottilmente con un pò di olio ( pochissimo, perchè poi la pancetta rilascerà la giusta quantità di grasso), versare la pancetta nella padella e farla rosolare. Dopo un paio do minuti sfumare con il vino o il Vinchef. fare evaporare. A questo punto unire le zucchine mondate e tagliate a cubetti, regolare di sale, coprire con un coperchio e lasciare cuocere per circa 5 minuti. trascorso il tempo indicato, controllare il grado di cottura delle zucchine, proseguire se necessario altrimenti togliere dal fuoco.


Gettare la pasta nell'acqua in ebollizione. Nel frattempo stemperare la robiola nella padella, servendosi - se necessario - di un pò di acqua di cottura. Scolare la pasta piuttosto al dente, ripassarla in padella con un mestolino di acqua di cottura per amalgamare il tutto.
Impiattare, spolverare con un pò di pepe e, se di gradimento, un pò di parmigiano.


Il piatto è servito!!!!


Buon appettito....alla prossima ricetta!!!!!


Muffin ciocco-banana

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E' proprio vero...se li provi li riprovi, li riprovi e li riprovi.E poi non li dimentichi più!
Sono così belli, che ti affiscinano subito!
Piccole tortine in miniatura, dove la fantasia può spaziare senza limiti. E' per questo che mi fanno impazzire!
Per una come me, che non riesce a fare la stessa ricetta per più di un paio di volte, questi dolcetti sono l'ideale. Ogni volta aggiungo o tolgo un ingrediente, cambio un ripieno, e sono sempre una conferma.
Esistono milioni di ricette.Anche io ne ho provate tante...e questa è sicuramente una delle mie preferite che utilizzo come base per molte, moltissime versioni.
Oggi volevo farne una semplice semplice con gocce di cioccolato, così come richiestomi dal mio ometto, ma poi mi è caduto l'occhio su una banana sola e triste che giaceva, senza quasi più speranza, nella fruttiera e allora...neanche a dirlo, sono diventati dei muffin ciocco-banana!!!!
Il risultato? Dei dolcetti morbidissimi delicatamente profumati alla banana.
Provare per credere!!!!! ;-)  

                                                          Ingredientiper circa 15 muffin

300 gr. di farina 00 ( io quella Antigrumi di Molino Chiavazza)
150 gr. di zucchero
1 uovo intero
1 bustina di lievito per dolci
250 ml. di latte
2 cucchiaini di succo di limone ( circa 10 ml)
1 pizzico di sale
125 ml. di olio di semi di mais
1 banana matura
100 gr. circa di gocce di cioccolato
Preparazione:
Mescolare, in una ciotola, tutti gli ingredienti liquidi (uova, latte, olio, succo di limone) e, in un'altra ciotola, quelli solidi (farina, zucchero, lievito).  Unire il composto liquido alle polevri e mescolare velocemente, senza preoccuparsi della presenza di eventuali grumi. E' proprio questa la caratteristica dei muffin!!!!
Unire il sale ed incorporare le gocce di cioccolato e la banana schiacciata precedentemente con una forchetta. Mescolare il tutto e versare il composto negli appositi stampini, riempiendoli per 3/4.
Scaldare il forno a 190° , infornare ed abbassare la temperatura a 170°, per circa 20-25 minuti.
Per verificare il grado di cottura spingere leggermente la lama di un coltello sopra la superficie, se ritorna su senza sporcarsi vuol dire che è cotto.


N.B.: Per avere dei muffin perfetti e non ritrovarseli a fine cottura tutti "spatasciati" come dei blob informi, vi consiglio di utilizzare l'apposita placca da muffin ( da 12 è perfetta, va bene sia in silicone che in comune teflon antiaderente), all'interno della quale metterete gli apposti pirottini.
Oppure potete anche utilizzare le formine di alluminio usa e getta, accuratamente imburrate ed infarinate.


Polpettine vegetariane di ceci

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Un piatto squisito e leggero, completo dal punto di vista nutrizionale. Ottima idea per improvvisi ospiti vegetariani o intolleranti al glutine.


Ingredienti
400 gr di ceci in scatola
1 ciuffo di prezzemolo
1 cipolla
1 porro
mezzo cucchiaino di peperoncino fresco
3 cucchiai di farina di mais finissima ( io quella di Molino Chiavazza)
30 gr. di pecorino romano
1 piccolo uovo
olio di oliva extra vergine q.b.
sale q.b.
400 gr. di polpa di pomodoro a cubetti o pelati schiacciati

Preparazione
Sciacquare il prezzemolo, asciugarlo e tritare finemente le foglioline.
Affettare la cipolla insieme al porro, privato della parte verde più dura. Pulire, lavare e tritare il peperoncino. Sgocciolare i ceci, sciacquandoli con cura sotto l'acqua corrente e frullarli nel mixer con un pizzico di sale, l'uovo, il formaggio e la farina di mais.
Otterremmo un composto piuttosto asciutto, se occorre, aggiungere un altro pò di farina di mais. Formare le polpettine, grandi all'incirca come una noce.
Rosolare in un tegame l'olio con la cipolla, il porro ed il peperoncino; aggiungere il pomodoro a pezzetti, 1 dl di acqua circa e regolare di sale. Mescolare, unite le polpettine, coprire con un coperchio e continuare la cottura per circa 20 min. su fuoco bassissimo, mescolando di tanto in tanto con molta delicatezza. 
Cospargere con il prezzemolo tritato.


Un ottima idea per rendere le polpettine un piatto unico è quello di servirle con del riso bianco bollito ( ottimo il basmati, il quale conferirà anche un sapore più orientale).
Oppure per renderle degli sfiziosi finger food da aperitivo, potete farle leggermente più piccole, impanarle e friggerle!!!!! 

à la prochaine....;-)


La crescionda

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La CRESCIONDA è un dolce tipico umbro anzi - se vogliamo essere proprio precisi - spoletino. 
Infatti, mentre nel resto della regione è pressochè sconosciuto, a Spoleto ( e dintorni) è diffusissimo. Basta entrare in qualsisi pasticceria o panificio della cittadina che si trova la crescionda in bella mostra.
E' un dolce molto antico, che originariamente veniva preparato nel periodo carnevalesco, ma ormai viene consumato in ogni periodo dell'anno, tanto nelle famiglie quanto in quasi ogni ristorante della zona. 
Nel corso degli anni le ricette hanno subito notevoli modifiche, ed ancora oggi ogni famiglia continua ad avere un propria ricetta, simile per grandi linee alle altre ma portatrice ognuna di un piccolo segreto. 
La particolarità di questo dolce è, a mio avviso, la consistenza. Quando viene infornato, infatti, risulta molto liquido, ed una volta cotto rimane comunque molto morbido e cremoso. Una sottilissima crosticina lascerà il posto ad un interno...(passetemi il termine)  quasi "budinoso"!!!
A me piace moltissimo, ed il suo sapore così particolare, dato dalla presenza del cioccolato, degli amaretti e dal liquore, lo rende veramente unico. 
Se vi ho incuriosito e vi va di sperimentare questa specialità della tradizione spoletina questi sono gli ingredienti della ricetta, collaudatissima, di mia zia Maria. 

La crescionda

6 uova
10 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di farina
1 bicchierino di liquore ( rhum o mistrà)
1 pizzico di cannella
1 pizzico di sale
300 gr. di amaretti sbriciolati
100 gr. di cacao amaro
750 ml. di latte
scorza di 1 limone bio grattugiata ( facoltativo)

Procediamo così:
Mettere gli amaretti nel mixer fino a polverizzarli, quindi aggiungere lo zucchero, la farina, il cacao, la cannella,la scorza di limone grattugiata il rhum e far andare. Poi aggiungere i 6 tuorli ed azionare ancora, quindi aggiungere il latte. Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale ed unire delicatamente i due composti. Versare il composto ( che risulterà molto liquido) in una teglia foderata di carta forno. Infornare a 180° per 20 minuti.
Sfornare, lasciare raffreddare e servire ben fredda.
Si conserva in frigo.


Provatela...è davvero ottima!!!!

Alla prossima!!!! ;-)

Carpaccio croccante con gazpacho ai lamponi

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Carissime/i amiche/ci, la ricettina di oggi è veramente sfiziosa e gustosissima. Si tratta di un antipasto, che visto il suo impiattamento particolare e scenografico può essere servito anche come finger food per un aperitivo very cool!!! 


Sono piaciuti moltissimo, soprattutto ai bambini che si sono divertiti anche nella fase preparatoria....quella dello sbriciolamento dei corn flakes!!!!!!
L'idea è di Lorenzo Boni, chef del programma della Parodi.


Cosa ci occorre per 4 persone 
(fatene in abbondanza perchè uno tira l'altro)!!!!

8 fettine di carpaccio di manzo
1 bel pomodoro maturo ma sodo
60 gr di lamponi
1 peperone grigliato e spellato
1 cucchiaio di aceto di mele
olio 
sale 
pepe
peperoncino
20 gr. di mandorle
(io non le ho messe...ho dimenticato di comprarle!!!)
ghiaccio
rosparino e timo
paprika
pane raffermo
farina
uova
corn flakes
olio di semi




Mettiamoci al lavoro:


Affettare il pomodoro, privarlo dei semi e metterlo nel mixer. Aggiungere i lamponi, il peperone, il sale, l'aceto, il peperoncino, le mandorle, qualche pezzetto di pane raffermo ed il ghiaccio. Frullare il tutto.
Filtrare il composto per rimuovere eventuali bucce e semi.
Distribuire le fettine di carpaccio sul piano lavoro, salarle, cospergerle con la paprika, il timo ed il rosmarino.
Arrotolare le fettine intorno agli stecchi di legno.
Impanare la carne (ossia gli stecchi con la carne intorno!!!), passandola prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto ed infine nei corn flakes accuratamente (munitevi di bambini!!!!!) sbriciolati.
Friggere questi arrosticini immergendoli in abbondante olio bollente.
Scolarli nella carta assorbente ed impiattare.
Versare la salsa in un' unica ciotola oppure in tanti bicchierini monoporzione.
Servire e gustare!!!!!
Buon appetito ;-)


Cake di riso allo yogurt profumato agli agrumi e storie di ordinaria follia!!!!!

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Dicono che succede agli estrosi, ai creativi, mah...mi sa tanto di presa in giro!!! Perchè se dimentichi le uova nell'impasto di un ciambellone più che estrosa sei proprio stordita!!!!!
Poi però...mi consolo, dicendomi che contemporaneamente al dolce stavo ( come tutte no????) facendo altre 150 cose....tra cui preparare il condimento per la pizza, giocare con il cucciolo di casa ed ascoltare le avventure ciclistiche di mio marito!!!! Quindi....se non proprio di estrosità si tratta qualche attenuante me la concederete!!!! Noo???
Ma la cosa ancor più tragicomica è che non me ne sono neanche accorta subito...!!!!
Poi, assaggiandolo avvertivo uno strano sapore, anzi una consistenza diversa da quella solita, ma non riuscivo a capire cosa fosse. Ripercorrevo le varie tappe, i vari ingredienti e mi sembrava tutto a posto. sarà un mia impressione, mi son detta!!!!
Però cominciavo a notare comportamenti sospetti : Marco che a colazione mangia biscotti ( indizio piuttosto significativo!!!!), Michele che tra le varie opzioni per la merenda dell'asilo, non prende neanche in considerazione il suo " ciambellone più buono del mondo"!!!! Non può essere solo un caso!!!
Quindi...pensa e ripensa ecco il flash: LE UOVA!!!!!!!!
Tutto questa prosopopea per raccontarvi cosa mi ha portato ad elaborare questo dolce. Si...prendi quà, modifica là...l'ho assemblato tutto io!!!! ;-) Volevo qualcosa di speciale per farmi perdonare...ed ecco che ne è uscito questo cake, morbidissimo e lievemente profumato.
PS: questa volta ho dedicato tutte le mie attenzioni solo ed esclusivamente alla preparazione del dolce...e come sempre accade....poi si viene premiati!!!!


Ingredienti:
100 gr. di farina 00
100 gr. di farina di riso
50 gr. di maizena
150 gr. di zucchero
3 uova ( albumi montati a neve)
80 gr. olio di riso ( anche di semi di mais )
1 yogurt agli agrumi
1 bustina di lievito
scorza grattugiata di 1 arancio
1 pizzico di sale


Preparazione:
Lavorare i tuorli con lo zucchero, poi aggiungere lo yogurt, la farina, l'olio, il lievito e la buccia di arancia grattugiata. Montare gli albumi con un pizzico di sale a neve fermissima. Incorporare i due composti molto delicatamente. Imburrare ed infarinare uno stampo da plumcake, versarvi il composto. Infornare in forno caldo a 170° per 35-40 min.( per la temperatura del forno, mi raccomando fate sempre riferimento al vostro forno, alla vostra esperienza e alla classica "prova stecchino"). Sfornare, mettere a raffreddare su una griglia e poi spolverare di zucchero a velo. 


Delicatissimo, lievemente profumato ottimo per accompagnare una bella tazza di thè fumante!!!!

Ciao...alla prossima!!!!





Voglia di primavera.....SPRING CAKE!!!!!

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Questa colorata torta risale ad un pò di tempo fa, realizzata per festeggiare i 2 anni di Selvaggia, la splendida bimba di una mia cara amica. 
La scelta dei colori non è stata così difficile, perché sia la mamma che la piccola amano molto tutte le gradazioni del rosa, fino al lilla e da lì al verde acido il passo è stato breve, quasi automatico!
Per quanto riguarda il tema invece ci siamo ispirate alla primavera, alla natura che rifiorisce in quella stagione magnifica. E ancora oggi, quando rivedo le immagini di questa torta, mi sembra di essere in una bella e colorata giornata di primavera. E sono felice.


E' proprio per questo che, dopo tante giornate fredde ed uggiose ( che cominciano veramente a stancarmi eh...!!!!), oggi con questa torta vorrei portarvi un pò di sole, un pò di primavera!!!!


In particolare a Tatiana, vorrei regalarle di nuovo queste immagini,  perchè riesca ora - dopo tanto tempo - a godersele con la dovuta gioia e serenità!!!! Ti voglio bene, amica mia.


Crostata morbida con crema di limoni...senza burro!!!!

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Eh...si, voi penserete che mi sono presa qualche giorno di vacanza, eh???!!!!
Macchè...!!!!! Anche se non riuscita a pubblicare nuovi post sono stata molto impegnata, sia in cucina che fuori!!! E poi...questo accenno di primavera ci ha messo tanta voglia di stare un pò più fuori, a goderci in pieno le ore di sole, quelle poche che riescono anche a scaldare...
Tra le varie ricettine di questi giorni ( con la fretta, alcune ho anche dimenticato di fotografarle...!!!!) questa crostata morbida con frolla all'olio, merita un post tutto suo.


Si tratta della mitica "crostata al limone di Broxani" che spopolava qualche anno fa in diversi forum di cucina. Da quando l'ho provata, poi, si è guadagnata un posto di onore nel mio ricettario.
Perchè è veramente buona, ed adatta un pò a tutte le occasioni: come fine pasto, per merenda o come dolce per buffet. E poi...è senza burro!!!! Particolare, per me, non proprio secondario, visto che non amo molto utilizzarlo, e quando posso cerco sempre di sostituirlo con "fonti" di grasso "alternative"!!!!!!
Se amate il limone non potete non provarla. La crema è delicatissima, profumata e con il gusto pieno e morbido di limone.
La "frolla", che frolla non è ( visto che non c'è burro!!!) è, poi, un'ottima base da poter utilizzare in tutte le versioni di crostata che preferiamo, dalla tradizionale marmellata, alla crema pasticcera, ecc.

Ingredienti
pasta:
350 gr. farina 00
150 gr. di zucchero
2 uova
1 bicchiere scarso di olio ( semi, evo o riso)
buccia grattugiata di mezzo limone
1 bustina di lievito per dolci
crema:
1 uovo
succo di 2 limoni
buccia di 1 limone ( facoltativa)
500 ml di acqua
50 gr. di fecola di patate
   200  gr.  di zucchero

Preparazione:
Iniziamo subito dalla crema, che dovrà debitamente raffreddarsi. Mescolare tutti gli ingredienti della crema e farla cuocere a bagnomaria fino a quando non inizia ad addensarsi. Toglierla dal fuoco, continuare a mescolare e lasciare raffreddare. Mescolare di tanto in tanto per evitare la formazione della pellicola e per favorire il raffreddamento in modo uniforme.
N.B.: Se utilizzate dei limoni piuttosto grandi e succosi, tipo Sorrento, diminuite il quantitativo di acqua a 400 ml.
Fare l'impasto della frolla. Si può fare sia a mano che nel robot, nell'impastatrice o nel Bimby. 
L'impasto dovrà risultare sodo ma morbido.
Non essendo una vera frolla, non necessita di riposo in frigo, e si può procedere immediatamente alla stesura.
Ricoprire il fondo della teglia tenendo i bordi alti, lasciando un pò di pasta per le strisce ( meno di 1/3).
Forare la base con i rebbi della forchetta e versare la crema, ormai raffreddatasi. 
Lavorare la pasta residua con un pò di farina, stenderla nuovamente e fare le strisce. Posizionarle e rifinire abbassando i bordi.
Infornare in forno caldo a circa 170°-180° ( dipende sempre dal forno) per circa 30 min.

Sfornare e lasciare raffreddare.


Consiglio: Prepararla la mattina per la sera, oppure la sera per il giorno dopo. In quanto se la crema non è ben raffreddata e rassodata quando la tagliate rischiate lo "spatasciamento"!!!!! Fidatevi!!!!!

Buon lavoro e.....buon appetito!!!

à la prochaine....;-)


  

Uovo in raviolo....inseguendo Masterchef!!!!

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Si lo ammetto...sono una delle migliaia "Masterchef 's victims"!!!!
Questa edizione me la sono proprio gustata!!!! Ed è uno dei pochi programmi che vede concordi sia me che mio marito.Quindi, il giovedì sera, non ce n'è per nessuno: canale sintonizzato, bimbo sistemato in cameretta con timer tv programmato ( eheh..) e.... che non voli una mosca!!!!
Ma, fosse tutto qui, non sarebbe niente!!!
Invece, con una mia amica ( o meglio con Claudio, il suo compagno) abbiamo organizzato una cena a tema: MASTERCHEF NIGHT. In cui abbiamo deciso di cimentarci nella riproduzione di alcuni dei piatti del programma che ci avevano più stimolato ed incuriosito.
Il primo posto è toccato all' " Uovo in raviolo ", piatto ideato dello Chef Valentino Marcattilli.
E' stato veramente divertente riprodurre il piatto, seguire alla lettera ( più o meno...) tutti i suggerimenti dati dagli chef nella puntata di Masterchef.
Ecco il risultato:


Che ne dite?
Vi posso assicurare che si tratta di un piatto stupefacente, di grande effetto, dal gusto completo e ben costruito, insomma, un vero piatto di alta cucina.
Il tuorlo fondente che, fuoriuscendo, si amalgama al burro diventa un tutt'uno con il ripieno, il parmigiano ed il tartufo poi....fanno tutto il resto!!!!!
Provare per credere. Per noi, l'esperimento è super-riuscito!!!!!


Ora vediamo cosa ci occorre:

per la sfoglia( per 5 persone)
200 gr. farina
2 uova intere

per il ripieno:
ricotta di pecora
circa 500 gr spinaci 
parmigiano
pecorino
sale

5 tuorli

parmigiano di ottima qualità
burro di ottima qualità
tartufo nero

Preparazione:
Lavare e mondare gli spinaci, metterli a cuocere senza aggiungere ulteriore acqua. Scolarli e strizzarli.
Nel frattempo lavorare la ricotta con una forchetta, aggiungere il parmigiano, il pecorino ed unire gli spinaci, ormai raffreddatasi, tagliuzzati. Mescolare il tutto e mettere da parte.
Preparare la sfoglia, farla riposare una mezz'oretta, quindi stenderla molto sottile, perchè poi dovrà cuocere per pochissimo tempo. Tagliare 10 dischi, del diametro di circa 12-13 cm.
Disporre il composto di spinaci e ricotta al centro, lasciando 1 -1.5 cm di bordo libero, e formando un nido che dovrà accogliere il tuorlo.
Rompere un uovo alla volta e con molta delicatezza prelevare solo il tuorlo, che dovrà rimanere integro. Adagiarlo nel nido ricavato nell'impasto. Ricoprire il tutto con un altro disco di pasta, inumidendo il bordo al fine di agevolare la chiusura del raviolo. Ripetere l'operazione per tutti i ravioli.
Mentre l'acqua arriva a bollore, prepariamo il burro che dovrà essere fatto sciogliere su un padellino fino a quando non assume il colore nocciola. ate attenzione: non un secondo di più!!!!
Dovrete cuocere un raviolo alla volta ( almeno noi per non rischiare danni, abbiamo fato così!!!) ma BADATE BENE  soltanto 2 MINUTI!!!! Quindi munitevi di timer, di cronometro, fate voi, l'importante è che cuociano soltanto due minuti, il rischio altrimenti è quello di cuocere troppo il tuorlo e di non renderlo più fondente!!!!!
Impiattiamo:
Adagiare il raviolo nel piatto, versarvi il burro nocciolato, abbondante spolveratina di parmigiano e tartufo come se piovesse!!!!!


Cosa ne dite? Vi ho fatto venire voglia? 
Si? 
E allora mettetevi all'opera e....buon appetito!!!!




Panza-snella croccante...un pò new age!

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Il piatto di oggi, più che ricetta è un'idea.Un modo new-age per presentare la classica panzanella, o come piace chiamarla a me Panza-Snella!!!!! 
Infatti, è - qualunque sia la sua versione, un piatto sempre leggero, facile, veloce e piacevolissimo!!
L'idea è nata dalla necessità di mettere insieme qualcosa per cena, farlo in maniera gradevole e soprattutto.....velocissimamente, o come dice il mio piccolo super-eroe: " più presto di un fulmine...mamma"!!!!!!
Però il risultato non vi sembra simpatico? ;-)


Voi direte " ma cos'ha di croccante una panzanella"???
Bhè la mia versione new-age, anzichè bagnare il pane lo prevede abbrustolito ( :-o ) e poi la variante golosetta vuole arricchirsi con una bella fetta di formaggio filante ( tipo galbanino) - a mo' di tappo - e via....2-3 minuti di grill!!!!!
Ed eccola qui....la mia panzasnella croccante e....filante!!!!


Ingredienti:
le dosi sono assolutamente variabile ed adattabili ai propri gusti e/o esigenze
pomodori ciliegini maturi q.b.
sedano fresco e croccante q.b.
cipolla rossa di Tropea
( per me, essendo stata una ricetta "svuota-frigo"...quella che cacciava casa!!!!!)
pane abbrustolito q.b.
sale
pepe
olio evo
a piacere: formaggio filante
Perapazione:
Lavare e tagliare i pomodorini, condirli con olio, sale e pepe lasciarli da parte.
Abbrustolire il pane. Tagliare la cipolla ed il sedano. Unire il tutto e mescolare.
Impiattiamo o meglio "imbicchieriamo": adagiamo dei pezzetti di pane in fondo su cui andremo a distribuire il condimento di pomodorini, sedano e cipolla, un filo di olio evo a crudo.
Per i più golosi, si può aggiungere una fetta di formaggio filate sopra e passare 2-3 minuti al grill.
E...siamo pronti per gustare!!!


La presentazione in bicchierini, più o meno grandi, rende il piatto un piacevole finger-food da servire anche come antipasto....;-)
Buon appetito!!!!!!



Cous Cous con carne e verdure

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Il cous cousè un piatto che mi ritrovo a cucinare spesso, in ogni periodo dell'anno. E' un piatto unico, nutriente e completo ed estremamente versatile. Infatti, partendo dalla preparazione base, si può poi arricchire o accompagnare in svariati modi, sia salati che dolci.
E' un piatto tipico del nord-africa, anzi lo si potrebbe proprio considerare come il "piatto nazionale dei berberi", ma ormai molto diffuso anche in Italia, tanto che si può tranquillamente acquistare in tutti i negozi di alimentari, già precotto al vapore. 
Io ho utilizzato quello de Il Molino Chiavazza, che viene prodotto utilizzando esclusivamente semola di grano duro di qualità superiore. 
Questa volta ho optato per una versione tradizionale che prevede il cous cous accompagnato con bocconcini di carne e verdure stufate.


Ingredienti per 2-3 porzioni:

250 gr.di cous cous precotto ( io Il Molino Chiavazza)
circa 400 ml. di brodo 
500 gr. di bocconcini di manzo
concentrato di pomodoro 1/2 cucchiaio
1/2 cipolla
2 zucchine ( o 1 grande)
1 peperone
2 carote
olio q.b.
sale q.b.

paprika dolce
harissa (salsa piccante tunisina) oppure peperoncino
spezie per cous cous (si trovano già miscelate)

 Preparazione:
In un wok, oppure in una padella piuttosto capiente, fare imbiondire la cipolla con un paio di cucchiai di olio. Aggiungere la carne e farla rosolare a fuoco vivo. Sfumare con un pò di brodo. Tagliare tutte le verdure a dadini, possibilmente in maniera abbastanza omogenea (al fine di consentire una cottura uniforme). Aggiungere le carote e dopo qualche minuto anche le zucchine ed il peperone. Aggiungere un mestolo di brodo, il concentrato di pomodoro e lasciare cuocere coperto per circa 40 minuti. Mescolando di tanto in tanto e verificare se si necessita di un ulteriore brodo. A venti minuti dal termine della cottura regolare di sale, aggiungere il peperoncino e le spezie a seconda del proprio gusto.
Nel frattempo preparariamo  il cous cous seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. E' semplicissimo e veloce. Io ho sostituito l'acqua con del brodo, ma questo è assolutamente facoltativo.
Comunque questo è il procedimento:
Disporre il cous cous in un contenitore con bordi alti, tipo una ciotola capiente o meglio ancora sarebbe l'apposita couscoussiera (vedi foto)  perchè ci servirà anche come piatto da portata.


Versarci sopra lo stesso   pari quantità di brodo bollente (o acqua salata), in questo caso circa 250 ml. Coprire con un coperchio e lasciare cuocere a vapore per 10-15 minuti. Dopodichè, aggiungere una noce di burro e sgranare velocemente con la forchetta.
Servire il cous cous nella couscoussiera oppure in un ampio vassoio, su cui disporremo la carne e le verdure.
E' consigliabile portare a tavola anche una salsiera con del brodo caldo, in modo che ogni commensale possa bagnare - a proprio piacimento - la semola.



Buon appetito e...alla prossima con Il Pappamondo!!!!!


PanGoccioli...fai da te!!!

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Cosa ci dà maggiore soddisfazione che preparare in casa una buona e sana merendina per i nostri bimbi, grandi o piccini che essi siano? Nulla vero?  Se poi ci mettiamo che è facile, veloce e servono pochi e semplici ingredienti....non abbiamo proprio scusanti!!!!! 


Amo molto preparare i lievitati. Impastare, formare, aspettare che lievitino, ed infine, osservare la magica trasformazione che avviene in forno. Tutto mi gratifica come poche altre cose.
Se penso poi - come in questo caso - che il prodotto finito rende così felice ed impaziente di "azzannarlo" anche il mio piccolino ( che non si può certo definire una buona forchetta....), è proprio il caso di dire che tutto ciò non ha prezzo!!!!
Con questa dose vengono circa 20 paninetti. Si possono anche congelare ( io lo faccio sempre...così non rischio di rimanerne senza!!!!) e tirare fuori al momento del bisogno. A temperatura ambiente si scongelano in una mezz'oretta, nel micro in 20 secondi!!!!
Allora, vediamo cosa ci occorre:

farina 00 gr. 250
( io quella antigrumi de Il Molino Chiavazza)
farina manitoba gr. 250 
zucchero gr. 50
burro gr. 50
olio semi di mais gr. 20
latte ml.250
2 uova
lievito di birra 1 cubetto ( 25 gr.)
1 pizzico di sale
gocce di cioccolato circa 50 gr.

Precedimento:
Intiepidire il latte e scioglierci il lievito.  
Per il BIMBY: inserire zucchero e uova nel boccale, 20 sec. vel .4. Aggiungere farina, latte, sale. 1 min. vel. spiga. Aggiungere il burro e le gocce di cioccolato, 2 min. vel. spiga.
Togliere dal boccale, compattare il panetto. 
A mano: Mescolare l'uovo con lo zucchero, aggiungere il latte, ed il burro.
Unire questo composto liquido alla farina ed impastare. Aggiungere le gocce di cioccolato.


Metterlo in una ciotola coperta da pellicola fino al raddoppio ( circa 1 ora). 

Riprendere l'impasto dividerlo e formare tante palline, cercando di far capitare il punto di giunzione nella parte inferiore ( in questo modo una volta cotte saranno perfette).
Disporle in una placca ricoperta da carta forno e lasciare lievitare per un'altra ora.

Spennellare con un pò di latte ed infornare in forno caldo a 180° per circa 15 min., o meglio fino a doratura.
Sfornare, lasciare raffreddare e.....azzannare!!!!


Colgo l'occasione, sebbene con un pò di ritardo, di ringraziare Elisa Pi del blog Zucchero Pandizucchero per avermi assegnato ancora una volta il graditissimo premio THE VERSATILE BLOGGER. E' sempre un'immenso piacere ricevere premi e riconoscimenti. Grazie ancora!!!!


Rollè di branzino e scampi su guazzetto di vongole veraci

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Ancora un'altro piatto di ispirazione "mastercheffiana"! Questa volta l'ideatore del piatto è lo Chef Bruno Barbieri, che - con estrema maestria e abilità - lo ha realizzato in trasmissione, davanti agli occhi attoniti dei due concorrenti che - ahi loro - avrebbero, poi, dovuto riprodurlo fedelmente.
Per quanto mi riguarda, nella realizzazione di questa ricetta ho apportato delle piccole modifiche, o meglio delle semplificazioni, dettate dai tempi e soprattutto dalla indisponibilità di tutte le materie prime.
Comunque il risutlato è stato molto gradito.
E' un piatto di una notevole ricercatezza, magistralmente costruito e di un grande impatto scenico!!!
Ecco a voi il Rollè di branzino e scampi su guazzetto di vongole veraci.

 Ingredienti:
branzino da circa 1 Kg.
4 scampi medi
lattuga circa10 foglie
vongole veraci 1 kg
sale
pepe
olio
burro salato - una noce
prezzemolo - basilico
pomodori datterini circa 10-12
aglio
peperoncino

Procedimento:
Se volete semplificarvi notevolmente la vita, acquistate il branzino già sfilettato. Altrimenti, come me, dovrete combattare e riuscire a ricavarne un bel filetto, che dovrete aprire bene nel senso della lunghezza, batterlo leggermente, salarlo e peparlo.
Lavare le foglie di lattuga e sbollentarla per pochi secondi in acqua bollente, scolare e raffreddare subito in acqua e ghiaccio ( in questo modo manteniamo inalterato il colore brillante della verdura). Asciugare su carta assorbente e stenderla sopra un foglio di pellicola. 
Adagiarvi sopra il filetto di pesce, quindi gli scampi crudi, precedentemente sgusciati e privati del filo nero, insaporire con una noce di burro salato ed arrotolare il tutto molto accuratamente, in modo che le foglie coprano totalmente la superficie del filetto. Avvolgere bene con la pellicola, stringere i lati per dare la forma.
Immergere il rotolo di branzino in acqua bollente per circa 5 min. Scolarlo, farlo raffreddare.
Far spurgare le vongole in acqua salata per almeno un paio d’ore in modo che perdano la sabbia eventualmente contenuta. A parte scaldare qualche cucchiaio di olio in una padella, fare imbiondire uno spicchio d’aglio, toglierlo una volta che avrà ceduto il suo profumo, aggiungere le vongole, coprire e togliere dal fuoco appena si aprono.
Lavare i pomodori, farli sbollentare in acqua bollente salata per qualche secondo, eliminare i semi, spellarli, ricavarne la polpa e tagliarla a cubetti. Preparare un trito con l’aglio rimasto e un ciuffo di prezzemolo e di basilico poi far soffriggere in una casseruola con un filo d’olio. Aggiungere il fondo delle vongole, farlo ridurre e infine unire le vongole in modo che cuociano poco. Aggiungere il peperoncino tritato, la concassè di pomodori, regolare di sale. Far prendere bollore un attimo e ritirare dal fuoco.
Impiattare disponendo sul fondo il guazzetto di vongole e sopra due fette di rollè.


Se la ricetta vi è piaciuta non vi resta che replicarla e gustarla.
Come avete visto, o meglio letto, il procedimento è un pò lungo ma per nulla complesso.

Un saluto da Il Pappamondo e.......à la prochaine!!!!!



Muffin CHOCO - CRISPY e...i consigli del maestro!!!

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Si, ancora Muffins!!! Ma è colpa mia se li adoro così tanto????
Sono veloci, non si sporca quasi nulla e te li puoi inventare in mille modi...a seconda di quello che ti frulla in testa in quel momento o da ciò che "la credenza" ti suggerisce! Come questa mia versione " cioccolatosa e croccantosa".

Però è altrettanto vero che, pur essendo dei dolcetti semplici e versatili, " non è facile trovare un buon muffin", come dice nella prefazione del suo libro,  il mitico Marc Grossman, simbolo dell'american-muffin.
Quindi vi riporto alcuni suoi consigli per avere un muffin perfetto:
  • Non mescolare troppo l'impasto. Qualche giro di cucchiaio sarà più che sufficiente, giusto per amalgamare tra loro i vari ingredienti. Altrimenti si produrrebbe troppo glutine rendendo l'impasto secco e compatto. Non abbiate paura di eventuali grumi. 
  • Usare solo uova a  temperatura ambiente.
  • Per avere dei muffin belli gonfi e morbidi all'interno, fare attenzione alla temperatura del forno, che dovrà essere ben caldo già prima di iniziare la cottura.
  • Il composto dovrà essere sempre piuttosto umido. Quindi regolarsi a seconda delle farine.
  • Preferire l'olio ( di girasole, di mais, di riso) al burro. Fa meno male al cuore e rende i muffin più morbidi ( aggiungendo più umidità).

MUFFIN CHOCO - CRISPY

Ingredienti secchi:
250 gr. farina 00
50 gr. cacao amaro
150 gr. di zucchero semolato
1 bustina di vanillina
( in sostituzione del lievito si può utilizzare la farina autolievitante)
1/2 cucchiaino di sale
1/2 bustina di lievito per dolci

Ingredienti liquidi:
2 uova intere ( tuorlo ed albume separati)
60 gr. olio di semi di mai ( o di riso)
250 ml. di latte

una manciata di gocce di cioccolato ( circa 50 gr.)
muesli croccante al cioccolato e frutta secca q.b.


Preparazione:
Il procedimento è lo stesso di tutti i muffin. Mescolare insieme  farina, zucchero, sale, cacao, vanillina e lievito, aggiungere il tuorlo d'uovo agli ingredienti secchi. Montare gli albumi a neve. Mescolare latte e olio ed aggiungerli agli ingredienti solidi con l'uovo. Aggiungere gli albumi a neve e le gocce di cioccolato.
Non è necessario mescolare troppo gli ingredienti, anzi non è consigliato. Non preoccupatevi se restano dei grumi. Disporre il composto negli appositi pirottini per circa 3/4 (badate bene che quest'ultimi dovranno essere contenuti nell'apposita placca oppure negli stampini monodose di alluminio).
Spolverizzare la superficie con il muesli.
Riscaldare il forno a 190°, infornare i muffins ed abbasssare subito a 170° per circa 20-25 min. 
E' sempre valida  - e caldamente consigliata - la prova stecchino!!! ;-)
Sfornarli, e toglierli subito dalla teglia e farli raffreddare su una griglia.

 Voilà...il dolcetto è servito!



Saluti e baci ;-)))
by Il Pappamondo


La mia pastiera

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La pastiera è uno tra i dolci tradizionali che amo di più. E' strano poi, perchè alcuni degli ingredienti caratterizzanti, presi singolarmente,  non mi piacciono affatto, come i candidi ed i fiori di arancio, ma nel loro insieme li trovo assolutamente perfetti.


Non sono campana, ma sono comunque molto legata a questa terra, in particolar modo alla costiera amalfitana e Positano, perchè ospite di affetti a me molto cari. 
Ci sono tante versioni di pastiera, anzi ogni famiglia ne possiede una propria e questa è la versione che io preferisco, senza crema pasticcera e con il grano intero, non frullato.
E' la pastiera che ho visto fare tante volte dalle mani esperte di zia Italia, è quella che sono stata abituata a mangiare, ad apprezzare e ad amare. 
Le dosi, ovviamente le ho riviste ed adattate alle mie esigenze ma il gusto è inconfondibile. I singoli sapori si uniscono dando vita ad un impasto ricco, corposo e delicatamente profumato.  
Con questa dose potrete realizzare 3 pastiere piccine da 20 cm ed una grande da 28-30 cm. Non temete...perchè non se ne ha mai a sufficienza, e poi è un regalo graditissimo!


Ingredienti per 3 pastiere da cm 20 ed una da 28 cm

per la frolla:
farina 00 gr. 900
zucchero gr. 240
burro gr. 360
3 uova intere e 3 tuorli
scorza grattugiata di 1 limone
1 bustina e mezza di lievito per dolci

per il ripieno:
1 kg di ricotta fresca di pecora di ottima qualità
2 vasi di grano cotto ( circa 1 kg )
8 uova intere e 2 tuorli
600 ml. di latte parzialmente scremato o intero
500 gr di zucchero + 4 cucchiai
1 bustina di vanillina (oppure semi di 1/2 bacca)
cedro candito circa 200 gr.
2 fialette di aroma ai fiori di arancio 
( l'ideale sarebbe l'acqua di fiori di arancio, ma io non l'ho trovata)

Preparazione:
Fare cuocere il grano in una pentola con 600 ml. di latte, 4 cucchiai di zucchero ed una vanillina. Lasciate cuocere per circa 15 minuti, mescolando spesso fino a a quando il latte si sarà assorbito formando una crema. Lasciare raffreddare. Nel frattempo preparare la frolla e riporla in frigo.
Setacciare la ricotta. In una capiente ciotola sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere gli aromi, quindi la ricotta ed i canditi. Amalgamare bene.
Riprendere la frolla, dividerla e stenderla con il mattarello ad uno spessore di circa 1/2 cm, ricoprire la base della teglia tenendo i bordi abbastanza alti. Tagliare l'eccedenza di pasta.
Versare il composto di ricotta, livellarlo e decorare con le strisce di pasta formando una griglia. Ripetere l'operazione per tutte le altre teglie.
Infornare a 180° per circa 45 min., fino a quando la pastiera non avrà assunto un bel colore ambrato.


Consigli 
La pastiera è ancora più buona se mangiata qualche giorno dopo. Per questo motivo nella tradizione napoletana in genere si prepara già il venerdì santo o anche il giovedì, così da essere buonissima per Pasqua, con tutti i sapori ben amalgamati.

Può esser ancora conservata altri giorni (almeno 4) rigorosamente fuori dal frigorifero, coperta da un panno bianco di lino (non dalla pellicola), successivamente può essere conservata in frigo per altri giorni. 



Pollo con porri, zenzero e riso basmati

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Mi piace la cucina internazionale, qualunque essa sia. Non mi è mai capitato di andare in un paese straniero e trovarmi ad ordinare un triste e stra-cotto "piatto di pasta". Mi piace assaporare la cucina locale, conoscerne le usanze, i profumi, le materie prime. Certo, alcune volte questa curiosità gastronomica mi è costata cara, in termini di digiuni, ma la maggior parte delle volte ne sono uscita soddisfatta ed arricchita. Ciò che capita molto spesso a noi viaggiatori "curiosi" è che pur gradendo il cibo locale, il nostro organismo non è abituato ad assimilare alcuni alimenti. Ecco, quindi, la parte che preferisco, una volta arrivata  a casa con l'immancabile manuale di cucina del posto, mi diletto nel replicare alcuni piatti, alcune ricette, adattandole ai miei gusti, alle mie esigenze e, soprattutto utilizzando materie prime italiane di primissima qualità. In questo modo mi diverto a portare a tavola piatti originali, dal sapore vagamente etnico ma perfettamente assimilabili dal nostro organismo!!! 
Questa ricetta nasce un pò così...dalla mia predilezione per le carni bianche, dalla passione per i piatti unici e dalla voglia di sapori un pò insoliti. Il risultato? Un fresco e pungente piatto unico, con pollo saltato ai porri e zenzero fresco accompagnato da riso basmati.


A noi è piaciuto tanto, ma tanto tanto.

 Ingredienti per 2-3 persone:
400 gr. di petto di pollo
1 grosso porro
1 radice di zenzero fresco circa 50-60 gr.
salsa di soia
olio evo
sale 
maizena 
riso basmati
acqua q.b.

Preparazione:
Tagliare il pollo a pezzetti, tipo spezzatino. In una capiente padella mettere qualche giro di olio e  il porro tagliato a rondelline sottili. Aggiungere mezzo bicchiere di acqua e fare stufare.
Cuocere il riso basmati, scolarlo e tenerlo al caldo in un contenitore coperto.
Trasferire il porro con il suo sughetto in una ciotolina. Mettere di nuovo un pò di olio nella padella, e fare saltare il pollo leggermente infarinato con la maizena. Nel frattempo sbucciare la radice di zenzero e tagliarlo a striscioline sottili. 
A cottura ultimata ( ci vorranno pochi minuti perchè i pezzetti sono piccoli), aggiungere i porri con il sughetto e lo zenzero. Fare amalgamare il tutto, in modo che il sughetto dei porri si leghi con la maizena del pollo formando una gradevole cremina. Se necessario aggiungere ancora un pò di acqua e un cucchiaino di salsa di soia.
Con un coppapasta formare un tortino di riso ed adagiarvi accanto il pollo con le verdurine.


N:B: Vi consiglio di usare lo zenzero fresco e di non sostituirlo con quello in polvere, innanzitutto per una questione di gusto che ne risulterebbe notevolmente modificato e poi anche per la consistenza. E' molto piacevole gustare le diverse consistenze del pollo, dei porri appassiti e dello zenzero tosto e pungente.

Buon appetito da Il Pappamondo!!!!! ;-)))


Con questa ricetta partecipo al contest della mia amica Ale di Dolcemente inventando , anche se non partecipo a molti contest, questo mi ha stimolato molto, perchè ( come si sarà ben capito!!!) mi piace molto la cucina "international" e, soprattutto, provare a riprodurla e reinventarla!!!!


Pasqua in Umbria: La pizza al formaggio

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In questi giorni  la tradizione la fà da padrona. In quanto sono questi i giorni clou per la preparazione dei vari piatti forti, a seconda di quello che la tradizione regionale ci vuole vedere in tavola per la colazione pasquale. In Umbria, sebbene ci siano diverse usanze a seconda delle zone, ciò che proprio non può mancare sulle tavole per la colazione pasquale è la pizza di Pasqua al formaggio, che viene accompagnata da salame,  uova sode e, naturalmente vino. 


La ricetta che utilizzo ormai da diversi anni è il frutto dell'unione delle ricette delle mie due nonne, con qualche piccola aggiunta e modifica personale. Per quanto riguarda il procedimento, invece, ho seguito i consigli della maestra, Paoletta.
Ve la consiglio vivamente perchè è spettacolare. Ottima anche per le scampagnate di pasquetta!!!! ;-)

Ingredienti:

250 gr. farina manitoba
250 gr. farina 0
5 uova
100 ml. di latte
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaino di sale ( da verificare)
1 presa di pepe ( secondo gusto)
150 gr. parmigiano grattugiato
50 gr. pecorino
5 cucchiai di olio evo umbro ( o comunque di alta qualità)
60 gr. di strutto 
100 gr. di groviera a dadini


N.B.: La quantità di formaggio può essere variata a proprio piacimento. Questa proporzione è, a mio avviso, molto equilibrata. Ma se volete un sapore più deciso, nulla vi vieta di aumentare la quantità del pecorino e diminuire quella di parmigiano. Per quanto riguarda la groviera in pezzetti, io la trovo molto piacevole, ma anche in questo caso se non vi aggrada la potrete eliminare. In questo caso però, vi consiglio di aumentare la quantità complessiva di formaggio grattugiato a 250 gr. ( indipendentemente dalle proporzioni).

Procedimento:
Sciogliere il lievito con il miele nel latte tiepido, meglio se in un bicchiere di plastica. lasciare fermentare per circa 10 min. Fino a quando si sarà formata una schiuma voluminosa.
Mettere la farina in una ciotola capiente e fare un buco, un pozzetto. Colare dentro il pozzetto il lievito fermentato e con un cucchiaino prendere un pochino di farina e amalgamare per ottenere una pasta molliccia.


Coprire con altra farina senza impastare, in modo da isolare dall'aria il panetto, e lasciare fermentare per circa 20-30 min. fino a che si sarà screpolato. 


Nel frattempo sbattere le uova, il sale, il pepe, i formaggi grattugiati e lasciare amalgamare i sapori.
Quando il pastello sarà completamente screpolato, unire mano a mano il composto di uova e formaggio ed impastare. Si può, ovviamente, impastare anche con l'impastatrice o il bimby.

Aggiungere l'olio e lo strutto e terminare l'impastatura. 

Trasferire l'impasto sulla tavola ed aggiustare l'impasto, aggiungendo - se necessario - altra farina. 
( senza esagerate, poichè l'impasto dovrà rimanere piuttosto morbido. Non superate la quantità totale di 600 gr. di farina).  Aggiungere i dadini di groviera. Lasciare riposare l'impasto coperto per circa 45 min.

A questo punto inserire l'impasto nell'apposita teglia, stretta e svasata, ben unta e lasciare lievitare fino a che l'impasto non abbia superato di qualche cm il bordo della teglia ( circa 1 ora e mezza - 2 ).

Questo è lo stampo apposito, in alluminio o stagno (???), leggermente svasato, leggerissimo, tale da consentire una cottura perfetta. Si trovano in quasi tutti i negozi di casalinghi. Le misure per questa dose sono queste : altezza cm. 12, diametro base cm. 16, diametro superiore cm. 21.



Indicazioni di cottura:
Forno a legna: dipende molto dai forni, sicuramente ognuno di voi conoscerà bene il proprio, pertanto in questo caso le indicazioni sono indicative, basate sulla mia esperienza. Mantenere il forno sulla temperatura stabile di circa 270° - 280°. Una volta inserite le pizze coprirle con una foglio di carta forno per evitare che il calore ne annerisca subito la superficie.
Cottura circa 45 min. Verificare inserendo uno stecco di legno.

Forno elettrico:  Accendere il forno ed impostarlo a circa 180°, inserire la pizza.
Cottura circa 45 min. Verificare inserendo uno stecco di legno.


La pizza di Pasqua viene generalmente preparata tra il giovedì ed il venerdì santo, in quanto rende al meglio dopo qualche giorno, quando i sapori si sono ben assestati. Quindi se non volete farvi mancare questa bontà...è il momento giusto per mettersi al lavoro!!!!! ;-)



Alla prossima con... Il Pappamondo!!!  :-D


Pasqua in Umbria, II: i rocci pasquali.

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Ancora ricette della tradizione...ma in questi giorni non si può pretendere altro!!! I rocci o roccetti pasquali, a differenza della pizza di formaggio, non vengono preparati in tutta la regione, ma sono caratteristici del mio paese, Nocera Umbra. Chiedo venia, se qualche abitante limitrofe ne rivendica la paternità...ma non mi è mai capitato di trovarne altrove, pertanto posso decretarne, con sufficiente sicurezza, le origini "nocerine"!!!
Sono dei dolcetti molto semplici, tipici della tradizione contadina che si mantengono per diversi giorni, avendo una consistenza quasi biscottata ( dopo qualche giorno tende ad indurire, ma inzuppati nel caffellatte sono uno spettacolo!).
I rocci insieme alla pizza al formaggio,ai salumi al vino e alla uova sode, vanno a costituire il "paniere" che, ancora oggi come  da antica tradizione, viene portato a benedire, per poi essere consumato durante la colazione pasquale. 
Questa è la ricetta di nonna Vittoria ( per me imbattibile!!!!) e quest'anno ci siamo divertite a prepararli a 6 mani, mia nonna, mia mamma ed io. Tre generazioni in cucina!!!!!


Ingredienti per circa 15 roccetti:

10 uova intere
15 cucchiai di zucchero
25 gr. semi di anice
100 gr. citrato effervescente
10 cucchiai di olio evo
5 cucchiai di mistrà
1 pizzico di sale
farina q.b. circa kg 1.2 ( mia nonna dice "quanta ne prende"...!!!)
1 bustina di lievito per dolci

per ldecorare:
2 albumi
1 cucchiaio di succo di limone
zucchero a velo circa 200 gr.
codette o confettini colorati

Preparazione:
In una capiente ciotola sbattere le uova con lo zucchero, il sale e versare piano piano nel centro di una fontana di farina. Impastare, aggiungendo piano alla volta il mistrà, l'olio, il cetrato tritato ed i semi di anice. Impastare aggiungendo quanta farina l'impasto ne richiede, il quale dovrà risultare morbido ma sodo. Ungersi le mani con olio e formare delle palline da cui dovrete ricavare poi delle ciambelle. Non curatevi di renderle omogenee, perchè il bello di questi rocci è proprio la loro caratteristica forma irregolare. Disporli distanziati in una placca foderata con carta forno ed infornarli a 180° fino a doratura, circa 20-25 min.
Sfornarli e lasciarli raffreddare su di una grata.
Preparare la glassa reale, montando gli albumi con lo zucchero a velo e qualche goccia di limone. Decorare i rocci.
Come ho già detto, si mantengono per diversi giorni, riposti nel sacchetto di plastica.

Con questo post, colgo l'occasione per augurarvi una Serena Pasqua insieme ai vostri cari.


Un grande abbraccio. A presto, Monica. :-)



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